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N 134 AUTUNNO 2020

Estate 2020: come sarà?

Roberto Carcangiu Presidente APCI

Per la nostra professione potremmo definire questo 2020 l’anno zero, nel suo duplice significato: la fine di un’epoca o l’inizio di una nuova era.
Partire da questa riflessione è fondamentale per trovare l’energia necessaria in un momento come questo. Non ho verità assolute da cavalcare cosi come non ci sono magie strane che possano annullare ciò che sta succedendo al nostro mondo, ma una cosa è certa: non dobbiamo arrenderci. Mai come adesso la nostra personale resilienza farà la differenza. Oh, certo, se mi chiedete se son contento vi dico sicuramente di no; se mi chiedete se son ottimista vi dirò che DEVO esserlo. In realtà dovremo capire, strada facendo, come riprogettare tutto e come ritagliarci, all’interno di prosperare professionalmente e umanamente. I modelli di cucina in quanto produzione e vendita da noi conosciuti e praticati fin dal secolo scorso, subiranno profondi cambiamenti, per altro già iniziati. troppo distanti. Essere resilienti significa opporsi alle pressioni dell’ambiente con una visione positiva, capacità di andare avanti malgrado la crisi; essere resilienti permette la costruzione o meglio la ricostruzione, di un percorso professionale. Si tratta di un dono, è una caratteristica umana inestimabile, che ci consente di superare le difficoltà.
Certo non rende invincibili, così come non è detto che sia sempre presente in noi. Tuttavia è fuori da ogni dubbio che la forza dataci dalle innumerevoli battaglie che abbiamo affrontato e superato ci predisponga a lottare con maggior consapevolezza. La resilienza in noi è un fenomeno ordinario e non straordinario. È questa nostra capacità, la cosa su cui fare affidamento per poter essere ancora qui, adesso e in futuro, a occuparci delle nostre cucine e del piacere del prossimo. Perché in realtà, essere resilienti significa amare noi stessi con la volontà di continuare a dare qualcosa agli altri. Buona cucina a tutti. “Perchè in realtà, essere resilienti significa amare noi stessi, con la volontà di continuare a dare qualcosa agli altri.”

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L’ambizione è un diritto!

Sonia Re Direttore Generale APCI

Nel mezzo delle difficoltà nascono le opportunità“.

Me lo avrete sentito ripetere più volte nelle dirette del lockdown. E lo penso talmente tanto che Vi confermo che anche per APCI abbiamo scelto, in coda all’emergenza, di reagire ai problemi creati dalla pandemia, trovando opportunità che mettessero ancor più al centro i cuochi. Per questo abbiamo investito in un duplice percorso:
Continuando con il nostro impegno verso la categoria nel dialogo con le istituzioni, per monitorare le misure in essere e favorire nuove riforme, procedure e progetti di promozione. Molta strada è stata fatta, grazie al tavolo FareRete e alle Associazioni che hanno contribuito, mettendo il bene comune davanti al proprio interesse personale. La strada è quella giusta, certamente, ma ancora altrettanta deve essere percorsa. E noi siamo pronti!
In un momento di grande incertezza per il futuro, APCI ha deciso di CREDERCI e INVESTIRE: abbiamo messo al centro i cuochi e concretizzato progetti che potessero facilitare loro la quotidianità. Se leggete questa Rivista in formato cartaceo, è perché non abbiamo dubbi sull’importanza della carta stampata anche nell’era del digital, e non vogliamo togliere a tutti Voi il piacere di poterla sfogliare. Per completezza, abbiamo aggiunto la possibilità di leggerla anche dall’APP APCIChef, imprescindibile strumento per rimanere collegati. Con un unico account per tutti i servizi, la nuova tessera come password per ogni accesso, e la possibilità di essere informati in modo tempestivo e selettivo: quando si dice “unire l’utile al dilettevole”, un vero strumento per la professionalità dei nostri Chef…a portata di Smartphone. Abbiamo voluto inoltre garantire sicurezza a tutti i nostri associati e massimizzare le opportunità di partnership e relazioni, così abbiamo commissionato un back-end per consolidare tutti i contatti, tutelarli a norma GDPR e, al contempo, aiutarci a conoscere al meglio i profili di ognuno, cosi da poter offrir loro servizi e opportunità mirate e focalizzate su aree geografiche, fasce d’età, tipologia di lavoro. Un progetto che sfrutta un sistema di intelligenza artificiale e ci permette di trovare le competenze necessarie sul mercato tra tutti i nostri soci e aiutare a costruire carriere e alleanze. E’ stato un percorso importante, che abbiamo faticosamente messo a punto, per dare un segnale chiaro e preciso: vogliamo puntare tutto sulla salvaguardia della categoria dei cuochi! Continuiamo a chiederci se il peggio sia davvero passato. Lo sguardo mondiale racconta di Paesi che si avviano ad una “nuova normalità” mentre altri stanno fronteggiando picchi di epidemie
e le conseguenze economiche sono ancora incerte. Ma la certezza è che noi ricominciamo. Non conta la velocità con cui progrediamo, ma interessa avanzare, per dimostrare la resilienza del settore. Ripartiamo coni nostri eventi (Il Giro d’Italia, il nostro Congresso Les
Toques Blanches d’Honneur, le attività sul territorio) per ridare vigore sia alla dimensione formativa che a quella conviviale con il piacere di incontrarci, per confrontarci. Non confondiamo gli ostacoli con la missione del fuoricasa: rendere migliore la vita delle persone. Questo ci permetterà di mantenere viva e sempre più attiva la nostra professione e la categoria.

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