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Due SLAvadent alla SLA: APCI a fianco di SLAfood tra gusto, divertimento e solidarietà

  • Immagine del redattore: APCI
    APCI
  • 26 mar
  • Tempo di lettura: 2 min
400 ospiti, 95 volontari e 22mila euro raccolti nella serata ideata e diretta da Enrico Bertolino e che ha trasformato l'Ospedale Niguarda in un teatro solidale a sostegno della ricerca sulla SLA del Centro Clinico NeMO.


Due SLAvadent alla SLA – APCI e SLAfood insieme
Gli Chef sul palco con Davide Rafanelli, Presidente SLAFood ed Enrico Bartolino


95 volontari, 400 ospiti e una raccolta di 22.000 euro per la ricerca sulla SLA:

a volte, parlare di numeri fa bene al cuore.


Il nostro primo pensiero di riconoscenza va a Davide Rafanelli, Presidente SLAFOOD per aver reso possibile questa serata speciale e al CENTRO CLINICO NeMO, da anni punto di riferimento nella cura e nella ricerca sulle malattie neuromuscolari e neurodegenerative.


"Due SLAvadent alla SLA" , fra arte e del divertimento, ha saputo trasformare il Blocco Sud dell'Ospedale Niguarda di Milano in un teatro di emozioni, creando un ponte tra cura e speranza. Dalla comicità di Enrico Bartolino, Ale e Franz, Lunanzio e Federica Ferrero alla magia di Nikolas Albanese, al contributo speciale dei nostri #APCIchef coinvolti, un immenso GRAZIE per aver contribuito a rendere il sostegno alla ricerca una realtà concreta. 


Due SLAvadent alla SLA – APCI e SLAfood inseime

Questa serata è stata infatti anche un omaggio all’arte culinaria, con una straordinaria brigata di chef che hanno saputo trasformare il cibo in un gesto di vicinanza e sostegno. Venti Chef e Maestri panificatori di fama nazionale, insieme ai volontari di APCI, Richemont Club Italia e Athletic Chef, hanno deliziato i presenti con un aperitivo stellato, unendo sapori ed emozioni in un’unica esperienza di solidarietà.


I fondi raccolti sosterranno il Centro Clinico NeMO di Milano, contribuendo alla ricerca e alla cura della SLA. Come ha sottolineato la dott.ssa Federica Cerri, neurologa esperta di SLA e membro della Commissione Medico Scientifica di AISLA,


"dietro ogni donazione ci sono famiglie che affrontano la malattia con straordinaria dignità e determinazione. È con lo stesso impegno che clinici e ricercatori hanno il dovere di portare avanti il loro lavoro, affinché la speranza possa trasformarsi in concretezza giorno dopo giorno.




Scarica il comunicato stampa:


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